Immaginate una calda giornata di maggio: il cielo terso, il rumore del mare e l'aria frizzante del primo mattino. Uno scenario perfetto per il corso al quale abbiamo partecipato domenica scorsa: "Intaglio vegetale con tecnica thailandese", presso il "Lido Internazionale" di Catania. Manca solo un cocktail con l'ombrellino e la scena è completa!
Abbiamo avuto l'onore di seguire una giornata con Alessio Raciti, giovane docente presso un Istituto Alberghiero messinese, studente all'Accademia di Belle Arti di Catania e raffinato scultore di ogni materiale, dal bronzo al gesso, dal sapone ai...vegetali! Sbirciare sul suo sito è d'obbligo sia per gli occhi che per lo spirito! www.intaglioartistico.com
Siamo state introdotte nel bellissimo mondo dell'intaglio e abbiamo scoperto una tradizione orientale antichissima (del 1300 circa), e di intensa bellezza. Sapete, ad esempio, che tutte le donne thailandesi devono (e sottolineiamo devono) saper intagliare frutta e verdura? E' un segno distintivo, di femminilità e di devozione religiosa.
Partiamo dal corso base (ovviamente) e iniziamo ad ammirare gli intagli dimostrativi del nostro maestro. Chi l'ha detto che una zucchina non possa diventare un tulipano e un finocchio trasformarsi in una calla? E che dire degli anthurium nati da un peperone, di patate che in un baleno prendono la forma di rose e di limoni che si tramutano in cigni? Siamo pronte, si comincia!
Dopo un paio di tagliuzzamenti alle mani prendiamo confidenza con il coltellino (affilatissimo!) e ci lanciamo nelle nostre creazioni da apprendiste intagliatrici. Pranziamo davanti al mare e riprendiamo per la sessione pomeridiana. A fine giornata, soddisfatte del lavoro svolto, torniamo a casa salutando la sconfinata playa e ci ripromettiamo che la prossima volta faremo anche il bagno!
Eccovi la testimonianza di quest'esperienza elettrizzante: